Com'è la vostra esperienza con il fotovoltaico?
Siete soddisfatti dello scambio sul posto? Noi NO!!!!
CON QUESTO SISTEMA PAGHIAMO LE BOLLETTE DELLA CORRENTE ANCHE SE PRODUCIAMO PIU' DI QUELLO CHE CONSUMIAMO! DOBBIAMO PAGARE LA NOSTRA ROBA! E' NOSTRA INTENZIONE CREARE UN COORDINAMENTO SUL TERRITORIO CHE DIVENTI IL BRACCIO OPERATIVO DEL BLOG.
CONTIAMOCI: SE SIETE D'ACCORDO SCRIVETE "IO CI SONO"
alessandraperfotovoltaico@hotmail.it
Noi, che siamo famiglie. Noi, che abbiamo un impianto fotovoltaico con lo scambio sul posto (SSP). Noi, che siamo una risorsa inesauribile per le società elettriche!!!! CLICCA QUI
Scambio sul posto: proposta dall'Authority una nuova tassa anche se non si utilizza la rete pubblica CLICCA QUI
GSE-SCAMBIO SUL POSTO: il coefficiente alfa & C. CLICCA QUI
La ragnatela dell'Authority: come cambiano i rimborsi nelle delibere 74/08 e 570/12 CLICCA QUI
Quello che non dicono del Fotovoltaico: fra un po' le bollette elettriche saranno rimborsate al 30% CLICCA QUI
Scambio Sul Posto: tremendo e senza paceCLICCA QUI
Con le Energie rinnovabili rispettiamo la Madre Terra.
Oggi si celebra l'ottava Giornata per la salvaguardia del creato, che l'uomo dovrebbe custodire. Invece la realtà ha dimostrato e dimostra, che l'uomo molto spesso è indegno verso la Madre Terra, a causa della contaminazione che ha causato alla natura, con la violenza, lo sfruttamento e l'avidità.
Con le energie rinnovabili abbiamo la possibilità di custodire il creato, ma sembra che ai nostri governanti non piacciano: all'insoddisfazione dei fotovoltaici con lo scambio sul posto (SSP) si aggiunge l'indignazione geotermica. Leggete QUI il post di Claudio Pace.
Gli interessi economici e il potere prevalgono sempre su tutto, l'avidità e la cupidigia prevalgono sul rispetto per la natura e portano alla rovina del pianeta, della casa in cui viviamo. Non scordiamoci che il nostro pianeta è la nostra casa! e ci dà tutto quello che ci serve per vivere, senza nulla chiedere in cambio se non il rispetto.
I governanti predicano bene: fanno propaganda per promuovere una coscienza ecologica per un futuro sostenibile, che belle parole, fanno colpo, vero? Una propaganda, che troppo spesso non è accompagnata dalle azioni concrete dei governanti, la realtà lo dimostra.
Ma verrà il giorno in cui l'uomo ed i governanti si accorgeranno che i soldi non si mangiano, e potrebbe essere già troppo tardi per potere avere un futuro.
Come
aveva anticipato nella famigerata delibera 570 del 23 dicembre 2012, l’Authority (AEEG) nel maggio 2013 ha
purtroppo inflitto due nuove stangate al nostro SSP (Scambio Sul Posto) e precisamente :
1) Ha approvato la
riduzione degli acconti per lo SSP (diminuzione del coefficiente di calcolo α ... poi vedremo come)
2) Ha messo nero su bianco l’intenzione di
far pagare i costi generali (componente tariffaria A) della rete elettrica agli
Utenti SSP, anche quando non si servono
della rete pubblica per via dell’autoconsumo ISTANTANEO, direttamente dal proprio tettoFV all’elettrodomestico.
Per l’esattezza il 2e il 16 maggio 2013 AEEG ha diffuso due documenti, il DCO 183 (si trova QUI )
e il DCO 209 (si trova QUI).
L’istruttivo titolo del DCO 183 è questo :
“QUADRO
DEFINITORIO IN MATERIA DI RETI PUBBLICHE, SISTEMI DI DISTRIBUZIONE
CHIUSI E SISTEMI SEMPLICI DI PRODUZIONE E CONSUMO. ORIENTAMENTI FINALI”
Cosa ha
formalizzato l’Authority in questi documenti ?
Ha detto che, per
non discriminare i clienti elettrici tradizionali, noi che abbiamo lo SSP dovremo
pagare gli oneri generali di sistema e di misura (componenti tariffarie A).
Attenzione !!!,non solo sull’energia eventualmente scambiata, ma anche per quella
autoconsumata (non scambiata), come se durante il
nostro autoconsumo immediato avessimo utilizzato la rete pubblica, anche
se non è vero.
Letteralmente a pag. 2 del DCO183
si legge: “…l’intenzione
dell’Autorità è di orientare la propria regolazione a un principio di non discriminazione, con riguardo
all’erogazione dei servizi di connessione, misura, trasmissione, distribuzione,
dispacciamento e vendita nonché all’applicazione degli oneri generali di sistema
nel caso dei SSPC...”
Una persona normale potrebbe
obbiettare all’AEGG che il cavo, che dal nostro impianto FV entra nella
nostra abitazione, costituisce solo una mini-rete privata, e quindi il DCO183
non è applicabile, dal momento che il provvedimento, come dice il titolo che abbiamo riportato apposta,riguarda le RETI PUBBLICHE...
AEGG giustifica la sua “sana”
intenzione sostenendo che, anche se noi USSP non utilizziamo sempre la rete pubblica, purtuttavia godiamo
della sicurezza di trovare la rete pubblica sempre pronta a darcitutta l’energia che ci serve. La rete
pubblica rappresenta perciò una SICUREZZA, ed è da pagare!!!
E
come?
Secondo AEEG
questa sicurezza va pagata facendo installare (a nostre spese beninteso) un
nuovo contatore che registri tutta l’energia prodotta dal nostro impianto,
facendoci sborsare poi sulla
interaenergia così misurata,
gli oneri generali di sistema. Naturalmente questo comporterà in sovrappiù, che
poi noi paghiamo a Enel (o a altro distributore locale), anche il servizio di
connessione, misura, e trasmissione dei dati rilevati dal nuovo contatore
aggiuntivo (chi ha un Conto Energia sa già a cosa mi riferisco, gli altri lo
impareranno andando in Posta a pagare i suddetti oneri).
Contatoreaggiuntivoche però i clienti
tradizionali delle imprese di vendita non hanno, e quindi diversamente da noi non
lo pagano.
C’è da domandarsi a questo
punto,chi sarebbe allora il vero
discriminato ?
Inoltre,
se vale il principio che un servizio in rete va comunque pagato per averlo
sempre a disposizione, allora perchè a tutti non dovrebbero fare pagare
l’autostrada anche quando NON la usano? in fin dei conti la rete autostradale
è collegata alle strade ordinarie ed è sempre lì pronta ad essere percorsa secondo l’occorrenza della gente!
Che dire poi delle Ferrovie o semplicemente delle pompe di benzina ?
Invece la tassa sulla disponibilità
di un servizio a nessuno è chiesta, eccetto a noi dello SSP.
AEEG lascia anche intendere che la
rete elettrica è quel che è, e abbisogna sempre di manutenzione e i soldi non
bastano mai....
Ma allora, com’è che il gestore
della rete elettrica pubblica (per es. Terna S.p.A.) continua ad aumentare utili,
da distribuire ai suoi azionisti, anziché adeguare e potenziare la rete ?
Com’è che Terna S.p.A., nel primo
semestre 2013 ha accresciuto straordinariamente sia utili (+18,8%) che ricavi
(+7,3%), malgrado la recessione abbia diminuito notevolmente il trasporto di
energia elettrica? (la fonte è QUI)
Da dove vengono questi enormi
profitti, se non da tariffe fin troppo esose?
Il colpo a cui
sta pensando AEEG contro l’SSP equivarrebbe ad una tassa mascherata e retroattiva
per tutti coloro che virtuosamente hanno investito i propri soldi in impianti
rinnovabili per i propri autoconsumi (dal piccolo impianto familiare al grande
impianto industriale), ma che vedono cancellato con un colpo di spugna l’attesa
e sacrosanta protezione del loro investimento (tratto da: qualenergia.it-clicca QUI).
Olga, una amicadella provincia di Viterbo il 20 agosto ha
scritto al Blog : “...se non si fa il primo passo (per reagire, ndr) non
succederà nulla anzi.. finiranno con il rovinarci del tutto!”
Non basta che tasse, oneri di
sistema e servizi di rete e misura, già ci pesino mediamente (cioè senza tener
conto della Quota pro-die individuale) per il 46% in bolletta? [fonte
: www.qualenergia.it]
Evidentemente no,dato che quei bravi ‘studiosi’ dell’AEEG calcolano di trasferire in futuro nelle tasche
del gestore di rete, altri 13 € per ogni mille kwh che noi fotovoltaici produciamo!
Per precisione dice AEEG a pag. 8
del DCO183 :
“A titolo d’esempio, se la quantità di energia elettrica
a cui si applica la parte variabile della componente A3 si riducesse da 264 TWh
a 200 TWh, il suo valore medio unitario aumenterebbe più del 30% rispetto a
quello attuale, cioè passerebbe da 42 €/MWh a circa 55 €/MWh (quindi, pur a parità
di oneri totali da coprire tramite la componente A3, i clienti finali per i
quali non trovano applicazione le agevolazioni tariffarie vedrebbero aumentare
il valore unitario ad essi applicato).”
Ovvero tradotto:
“Noi
autorevoli autoritari dell’AEEG
scaricheremo sull’SSP nuovi costi corrispondenti a nuovi 64 TWh stimati,
facendo finta che questi TWh siano realmente tutti autoprodotti e autoconsumati
con lo SSP.Con questa congettura, se la
sola componente A3 venisse spalmata solo sui clienti ‘normali’ che acquistano i
restanti 200 TWh, per questi clienti tradizionali il costo pro-capite della
componente tariffaria A3 (da dare a Terna S.p.A.) provocherebbe un aggravio di
oltre il 30% della componente A3in
bolletta, con le eventuali rogne da parte delle associazioni dei consumatori.
Di
conseguenza, noi dell’AEEG riteniamo che, per non fare scattare questi aumenti
sull’utenza tradizionale, la componente A3 deve essere ciecamente scaricata sui
produttori FV muniti di SSP, cioè anche quando la rete pubblica non la usano
per niente. (tanto loro non reclameranno mai)”
Ma è qui che vogliamo inchiodare una prima
volta AEEG, perchè l’ipotesi (e i conteggi che fa) sono platealmentesmentiti dal rapporto GSE pubblicato l’8
maggio 2013(lo potete trovare QUI).
Secondo la pag. 31 di tale rapporto,
AEEG dovrebbe sapere che“Nel 2012 la produzione degli impianti fotovoltaici
in Italia ha raggiunto 18.862 GWh”. Altro che i 64 TWh‘erroneamente ipotizzati’ nel DCO 183.
Ma non è tutto. Il citato rapporto
precisa a pag. 40 che “...Nel 2012 il GSE ha inoltre ritirato energia dagli
impianti convenzionati in Scambio sul Posto. Per questi i dati non sono al
momento disponibili...”
Cioè, se il GSE non è in grado di
precisare nel 2012... come fa AEEG a ipotizzare credibilmente nel 2013?
Di fronte a questa imprecisabilità
l'Authority avrebbe dovuto allora riferirsi almeno all’ultimo rapporto GSE disponibile, quello del
2011(QUI), dove viene detto a pag. 105 che l’energia scambiata con lo SSP
è stata solo di 4 TWh (dicasi quattro) e per la precisione il 48,7%
dell’energia solare ritirata, che è stata complessivamente di 8,6 TWh.
È per questo, che con gli amici
dell’ IO CI SONO, il Blog sostiene che se lo SSP deve pagare la rete, noi USSP
la dovremmo pagare esclusivamente per quei 4TWh ufficialmente attribuiti allo
scambio sul posto, che rispetto ai 264 TWh sono solo l’1,5% del totale. In
altri termini DEVONO restituirci il restante
98,5% delle bollette, dal momento che l’uso della rete incide
soltanto per l’1,5%.
Dunque, se nel 2012 dopo ben 5
Conti Energia (incentivazioni), l’intera produzione fotovoltaica nazionale è
stata di 18.8 TWh, com’è possibile che AEEG ipotizzi seriamente che nel 2013
salti di colpo a 64 TWh quando, fra l’altro, le incentivazioni dei Conti
Energia non ci sono neppure più?
E poi secondo gli ultimi dati
disponibili, se i TWh fatti passare dalla rete con lo SSP sono soltanto 4
(quattro), com’è possibile ingigantirli a 64 TWh, cioè sedici volte di più ?
Sono questi gli ‘specialisti’ di
AEEG?
Ma
c’è un secondo e più grave profilo che inchioda gli autoritari AEEG alle loro
manovre, e cioè la già avvenuta diminuzione del 60% degli acconti SSP 2013.
Ricordo
che nel mese di maggio 2013 gli acconti SSP si sono gravemente ridotti, perchè
una manina regolatoria ha modificato il parametroα(altro parametro messo in pista da AEEG che si baserebbe su certi dati
statistico-storici (v. dettagli nel post QUI).
Fin da subito il blog ritenne poco
credibile un tracollo del 60% e suggerì di chiedere spiegazioni al GSE. C’è chi
l’ha fatto, ottenendo la seguente risposta
Ovviamentein mancanza di datinessuno, e neanche il
Blog nel post del 25/5/13(QUI),poteva
dedurre quale dei due fattori β o γ fosse variato.
Tuttavia rispondendo alla specifica
domanda, il GSE il 23 luglio 2013 precisò che a far diminuire il prodotto α = β*γ dell’acconto fu
il fattore β ,
e cioè il coefficiente che tiene conto della quota di energia elettrica
annualmente prodotta
e autoconsumata da tutti gli USSP. Anzi, disse di più.
Aggiunse che questa diminuzione era stata approvata
dall’Authority !!!!Quindi AEEG sapeva!
Ma allora, come fa la coerenza di
AAEG a ipotizzare un fantasioso aumento di 16 volte dell’energia riconducibile
all’SSP e contemporaneamente approvare la diminuzione del fattoreβ che ne misura la consistenza ?
Ho detto contemporaneamente, perchè nello stesso mese di maggio 2013 in cui
AEEG approvava il tracollo degli acconti SSP, AEEG emanava anche il famigerato
DCO183, con l’errore di stima delle 16 volte, con cui vorrebbe scaricare sul groppone degli USSP i costi delle seguenti
componenti tariffarie A:
· componente A3:promozione della
produzione di energia da fonti rinnovabili e assimilate;
· componente A4:finanziamento dei
regimi tariffari speciali;
· componente A5:finanziamento
delle attività di ricerca e sviluppo;
· componente A6:copertura dei
costi già sostenuti dalle imprese e non recuperabili in seguito alla liberalizzazione del mercato
elettrico.
Sì, avete letto bene, anche “i
costi già sostenuti dalle imprese e non recuperabili in seguito alla
liberalizzazione del mercato elettrico” !!!!!
Per quanto riguarda il futuro
dell’SSP, cioè dei nostri risparmi investiti nel FV, mi pare che si debba
concordare assolutamente con l’amica Olga : “...se non si fa il primo passo
(per reagire, ndr) non succederà nulla anzi.. finiranno con il rovinarci del tutto!”
Coraggio, uniamoci e muoviamoci, non c'è altro tempo da perdere.
Nell’ultimo
post del 17 maggio (che potete leggere QUI), Gianluca di Campobasso, sdegnato,
riferì al Blog che il suo acconto 2013 sarà di € 37,00 contro i € 100,00 degli
anni scorsi, con la conseguenza che le spese amministrative del GSE(???Ma non è tutto fatto dai computer???) gli mangiano subito anche quella miseria, e lui è come se non avesse incassato
nulla.
Dopo
il fatto di Gianluca, il 22 maggio 2013 il GSE ha fatto pervenire questa e-mail
a tutti i fotovoltaici:
Oggetto:
Comunicazione di
pubblicazione dell'importo del contributo di acconto semestrale relativo alla
convenzione di scambio sul posto.
Da: ssp_noreply@gse.it
A:
Data: 22/05/2013
01:38
Spettabile
utente dello scambio,
con riferimento alla convenzione di scambio sul posto SSPxxxxxxxx, Le
comunichiamo che abbiamo pubblicato sul portale informatico del GSE, all'indirizzo
https://applicazioni.gse.it,
l'importo del contributo in conto scambio CS di acconto ( semestre: 1, anno:
2013) maturato ai sensi di quanto previsto all'articolo 6 comma 2 della
delibera ARG/elt n. 74/08.Il dettaglio
del contributo e le informazioni sui pagamenti sono disponibili direttamente
sul portale informatico.
Cordiali saluti
GSE
Che
da 100,00 € di acconto si sia passati a 37,00 €, è forse la conferma di quanto
avevamo anticipato, e cioè che per il futuro, salvo errori, i rimborsi SSP si
sarebbero attestati al 30% circa?
Perché sollevo questa domanda?
Mi
rifaccio all’art. 6 comma 2 citato nella e-mail dal GSE. Di più, io osservo anche che il comma
successivo, il 6.3, dice testualmente :
“... il valore in acconto del contributo in conto
scambio è definito sulla base del conguaglio dell’anno o degli anni precedenti
affinché il valore erogato in acconto sia, con buona probabilità, prossimo a
quello atteso a conguaglio; transitoriamente, nell’attesa di disporre di
dati sufficienti per l’applicazione della predetta modalità di calcolo
dell’acconto, è possibile definire formule convenzionali che mediamente
permettano di erogare un contributo in acconto
prossimo a quello atteso a conguaglio.”
Dunque se l’acconto 2013 erogato dal
GSE deve essere di importo prossimo a quello atteso a conguaglio, essendosi il
primo ridotto al 30%, ne consegue che anche i rimborsi complessivi si ridurranno
al 30%. Questo è il tenore della norma sopracitata.
Ma
qual è LA FORMULA con la quale il GSE ha calcolato gli acconti?
Nel
sito del GSE c’è questa comunicazione (la trovate QUI) in cui viene detto il 19 marzo che le formule (regole tecniche) non sono ancora
pronte.
LE NUOVE NORME TECNICHE risultano ancora in fase di definizione dal
GSE, e a noi - alla data odierna -non sono ancora state rese note, tuttavia gli acconti che ci sono
stati comunicati risultano pesantemente sforbiciati .
La sopracitata e-mail del GSE fa
intendere che potrebbero essere state prorogate le vecchie norme tecniche
riferite alla ARG/elt 74/08 che trovateQUI
A
pag. 39c’è questa formula:
Formula
che risulta effettivamente applicata come da esempio nel calcolo Excel del corrispettivo
dello SSP, pubblicato nella sezione personale di ciascuno sul portale del GSE (nel caso
sotto la potenza dell’impianto che si trova al nord è 4.995 kwp)
h (ore) =
produzione stimata dell’impianto per ogni Kwpiccodi potenza, pari
a: 1.100 alNord; 1.200 Centro; 1.300
Sud
α =
β*γ con:
β=
è il coefficiente che tiene conto della quota di energia elettrica annualmente
prodotta e autoconsumata da tutti gli USSP;
γ=
probabilità di coincidenza tra l’energia elettrica immessa in rete con
l’energia elettrica scambiata su base annua determinata sulla base dei dati
storici disponibili.
Ngattivi= numero di giorni nel semestre per
cui la convenzione risulta essere attiva
Ngsem= numero giorni
semestrali (30 gg.x 6
mesi)
Csmedio =
Contributoscambio medio unitario è espresso in €cent/kWh,
determinato sulla base dei Cs erogati dal GSE nell’anno solare precedente rapportati
all’energia elettrica mediamente scambiata con la rete
N.B. I valori delle variabili α e Csmedio sono aggiornati annualmente dal GSE
Dopo
questa indigestione di parametri e coefficienti, il tutto si riduce a costatare
che nella formula di cui sopra: la potenza dell’impianto installato è una cifra
fissa come lo è il nr. dei giorni in un semestre che sono 181.Quindi sono praticamente neutri nei conteggi.
Invece quello che può variare l’importo
dell’acconto sono β e γ, cioè
due numerini preparati dal GSE.
Se
questi due ‘numerini’ diminuiscono, diminuisce anche l’acconto.
Allora
diventa un giochetto da bambini diminuire l’acconto da pagare.
Basta deliberare facendo in modo che diminuisca la probabilità (γ) oppure l'autoconsumo (β), oppure tutti e due contemporaneamente, e il risultato è scontato.
Dall'acconto erogato a ciascun fotovoltaico dal GSE, risulta che il Cs medio è invariato a 16 €cent/kwh, mentre alfa (α ) è diminuito da 0,3666 a 0,1400. Cioè il prodotto fra coefficiente di scambio e le probabilità è stato sforbiciato.
Perchè? E' possibile che da un anno all'altro i dati statistici come le probabilità β o che le percentuali di autoconsumo γ si siano modificate di oltre il 60%, diminuendo repentinamente da 0,3666 a 0,1400, tanto da ridurre l'acconto di Gianluca da 100,00€ a 37,00 € ?
È
chiaro che è entrata in gioco una manina .....’regolatoria’.
Visto
come è facile portare via decine o centinaia di €uro utilizzando evolute tecniche
di finanziarizzazione?
Questo
non era possibile e non sarebbe possibile con lo scambio fisico dell’energia,
che l’Authority ha voluto abolire. Ma a vantaggio di chi ?
Questa
si chiama semplificazione (come si ostina a definirla nelle sue delibere
dall’Authority) o spoliazione ?
Non è per avidità che dico tutto ciò, ma perché è con questi
trucchi furbeschi che si crea diffidenza nelle energie rinnovabili e se ne
pregiudica lo sviluppo.
Con queste regole risultano avvantaggiati gli speculatori dei parchi fotovoltaici,
che non hanno lo SSP: loro l’energia la vendono e basta; ma le famiglie con lo
SSP si ritrovano in sofferenza con bollette da pagare, a causa della
spoliazione finanziaria della propria energia.
Naturalmente
noi fotovoltaici - ancora disorganizzati -non abbiamo gli
strumenti per contestare questa diminuzione, per la semplice ragione che non
abbiamo accesso alle basi di dati che originano le statistiche (e non ce le
molleranno mai!), ed inoltre perchè le delibere dell’AEEG finora le abbiamo
solo subite!
Chiedo
scusa a Gianluca e a tutti voi per questo scoraggiante post, ma questo regime
non l’ho inventato io. Ripeto ciò che ho gia detto altre volte, e cioè che la
filosofia di questo Blog non è quella di fare i conticini al centesimo (c’è già
Excel per quello), ma è quella di fare comprendere i meccanismi perversi che ci danneggiano.
Ma vi sembra possibile subire in questo modo? Noi del Blog siamo pronti a muoverci e anche voi che subite, cosa aspettate ad unirvi a noi?