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martedì 12 aprile 2011

Risposta per Luigi: da Luciano soddisfatto

Luciano, un carissimo sostenitore del mio blog, Grazie!!! risponde a quanto scritto da Luigi


Volevo rispondere a Luigi……..

per prima cosa, voglio evidenziare una errata interpretazione da parte tua o una errata informazione da parte del tuo installatore....

Con il primo "CONTO ENERGIA" del 20005/2006 (ma anche con quelli successivi) nessuno ha mai venduto energia prodotta in eccesso..... Con il Conto Energia si poteva (e si può) scegliere il regime dello "scambio sul posto"..... Scambio che, fino al 31 dicembre 2008, era semplicemente dato da una differenza tra il totale dell'energia immessa in rete ed il totale dell'energia prelevata dalla rete.

Quando l'energia immessa in rete era superiore all'energia prelevata dalla rete, Enel effettuava un conguaglio economico rimborsando l'utente di quanto aveva pagato in bolletta (spese fisse escluse) e comunicava il saldo in KWh all'utente.... l'energia portata a saldo poteva essere consumata nel limite dei 3 anni.... dopo i 3 anni si perdeva il saldo ed i KWh venivano regalati ad Enel.... Enel per il servizio di SSP addebitava all'utente circa 30 euro/anno.

Dal 1 gennaio 2009 (con una delibera in lavorazione dal 2007 e pubblicata nel 2008) le regole sono cambiate... Enel non voleva più rinunciare alla sua quota di profitto sulla fornitura di energia a tutti i clienti titolari di impianto fotovoltaico, sempre più numerosi a causa degli incentivi in conto energia, ed ha ottenuto dall'AEEG la delibera 74/08 che ha distinto la fornitura di energia dal servizio di SSP.

Cosa succede oggi.... Enel (o altra impresa di vendita) fattura regolarmente tutta l'energia che l'utente in regime di SSP preleva dalla rete mentre il servizio di SSP viene gestito dal GSE.

Il GSE, sulla base dei dati trasmessi dal gestore della rete (ENEL DISTRIBUZIONE SPA) e dei dati trasmessi dall’impresa di vendita, calcola il contributo in conto scambio che non è altro che una compensazione economica, e quindi non più in KWh, tra quanto speso per l’acquisto dell’energia prelevata dalla rete e la valorizzazione dell’energia immessa in rete.


Questa nuova (anche se oramai già vecchia ed oggetto di modifiche) normativa a mio giudizio ha peggiorato moderatamente le condizioni economiche dell’utente dello scambio e, cosa peggiore, ha creato confusione e panico tra gli utenti per il complicato calcolo del contributo che il GSE deve pagare all’utente.

Certamente non voglio convincere nessuno sulla “bontà” di questo SSP…. non ne sono convinto nemmeno io….. ma è bene, visto che non ci sono alternative migliori, cercare di capire questo complicato meccanismo.

Perché non ci sono alternative migliori??? L’AEEG si è già espressa più o meno ufficialmente…. Questo SSP restituisce all’utente dello scambio un risultato economico il più vicino possibile alla realtà….. l’unica alternativa per semplificare il tutto è dato da un compenso fisso che non potrà tenere conto dei reali costi dei servizi (oggi rimborsato al 95%) dell’utilizzo della rete…. E questi costi ci vengono fatturati in bolletta anche a € 0.148/KWh….. a seconda dello scaglione di prelievo.

Si, è questo che bisogna capire per rendersi conto che questo SSP, anche se complicato, non ha poi peggiorato le cose in modo catastrofico……..

Oggi, (1° tri. 2011 tariffa D3) 1 KWh di energia ci viene fatturato in questo modo:

Quota energia F1 (ore di punta) € 0.084910

Quota energia F23 (ore non di punta) € 0.076220

Quota servizi € 0.05986 (per i primi 4.93 KWh/giorno)

Quota servizi € 0.07546 (per ulteriori 2.30 KWh/giorno)

Quota servizi € 0.11106 (per ulteriori 4.93 KWh/giorno)

Quota servizi € 0.14853 (per oltre i 12.16 KWh/giorno)

Considerando che la quota servizi con questo SSP nel limite dell’energia scambiata, in sede di conguaglio annuale, viene rimborsato al 95%, è bene soffermarsi sulla quota energia….. quota che viene messa a confronto con il valore in euro dato all’energia immessa in rete.

Porto ad esempio la mia situazione reale del 1° trimestre 2011…..

- Ho prelevato dalla rete 1041 KWh….. di questi, 203 KWh in fascia F1 (€ 0.08491/KWh) e 838 KWh in fascia F23 (€ 0.076220/KWh) per una spesa totale di € 81,11

Da qui è semplice ricavare il mio prezzo medio di acquisto di 1 KWh prelevato dalla rete … che per il 1° trimestre 2011 è stato di € 0.07791;

- Ho immesso in rete 736 KWh (reali da contatore)…. Il GSE applica alla misura reale il coefficiente 1.108 e diventano quindi 815 KWh….. questi valorizzati al prezzo medio di mercato zonale zona NORD (la mia zona) ha dato un totale di € 60,23

Da qui è semplice ricavare, sul valore reale di immissione, il mio prezzo medio di valorizzazione di 1 KWh immesso in rete…. che per il 1° trimestre 2011 è stato di € 0,08183;

E’ evidente quindi che l’energia immessa, valorizzata al prezzo di mercato zonale, non viene valorizzata meno dell’energia prelevata…. È il mercato a stabilirne il prezzo!

E’ evidente anche che nei vari trimestri le situazioni variano….. ora noi andiamo incontro a periodi dove i nostri prelievi in fascia F1, quella più costosa, sfioreranno lo zero e questo non potrà che portare altri benefici nel raffronto quota energia prelevata - prezzo zonale immissioni dello SSP….. così come nel 4° trimestre, ottobre/novembre/dicembre, la situazione si ribalterà ed andrà più o meno a riequilibrarsi…..

Come detto prima la quota servizi in sede di conguaglio SSP viene restituita nel limite dell’energia scambiata per almeno il 95%.......... e allora dov’è il grosso del problema???

Il problema sono le imposte, IVA, accise ed addizionali EELL che prima erano oggetto di conguaglio e che oggi, con la distinzione tra fornitura (con Enel o altra impresa) e SSP (con GSE) non ci vengono restituite.

Oggi i costi pagati in bolletta di IVA e imposte erariali, con questo SSP vengono “compensate” nel limite della valorizzazione delle nostre immissioni…… cosa vuol dire?

Vuol dire che il GSE in sede di conguaglio aggiunge alla quota energia (nel mio esempio del 1° trimestre gli 81 euro e 11 centesimi) la somma di quanto ho pagato in bolletta per le imposte…

Se la valorizzazione delle mie immissioni in rete, (perché ho immesso in rete molta più energia di quella prelevata o perché la mia zona ha un prezzo di mercato più alto – vedi Sicilia), è uguale o superiore riesco a recuperare anche le imposte pagate….. diversamente rimangono a mio carico.

Iva a parte, sulla quale a mio giudizio c’è ben poco da fare, per le accise e addizionali EELL è già in corso una viva protesta con Agenzia delle Dogane e AEEG per richiederne, così come prevede la legge oggi in vigore, la restituzione…. Su questo a breve si avrà una risposta ufficiale.

Non dimentichiamoci poi che le spese fisse di contratto sono sempre state a nostro carico, anche con il vecchio sistema…. In tariffa D3 con 4.5 Kw le spese sono di circa 130 euro.

Ciao

Luciano..... soddisfatto!!!
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RINGRAZIO LUCIANO CHE CI RENDE I CONTEGGI PIU' COMPRENSIBILI E FACILI DA APPLICARE E LEGGERE, IO VORREI CHE POTESSERO ESSERE ANCHE PIU' EQUI.

Alessandra