Noi, che siamo famiglie. Noi, che abbiamo un impianto fotovoltaico con lo scambio sul posto (SSP). Noi, che siamo una risorsa inesauribile per le società elettriche!!!! CLICCA QUI


Scambio sul posto: proposta dall'Authority una nuova tassa anche se non si utilizza la rete pubblica CLICCA QUI
 
GSE-SCAMBIO SUL POSTO: il coefficiente alfa & C. CLICCA QUI
La ragnatela dell'Authority: come cambiano i rimborsi nelle delibere 74/08 e 570/12 CLICCA QUI 

Quello che non dicono del Fotovoltaico: fra un po' le bollette elettriche saranno rimborsate al 30% CLICCA QUI
 
Scambio Sul Posto: tremendo e senza pace CLICCA QUI

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domenica 16 dicembre 2012

QUELLO CHE NON DICONO DEL FOTOVOLTAICO: FRA UN PO' LE BOLLETTE ELETTRICHE SARANNO RIMBORSATE AL 30%

Come è noto nel mese di luglio 2012 l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) ha avviato un giro di consultazioni per danneggiare e peggiorare ulteriormente il Servizio di Scambio sul Posto (SSP) per i Fotovoltaici, in pratica i criteri per rimborsare le bollette elettriche a chi ha la ‘sfortuna’ di consegnare la propria energia ‘verde’ alla rete elettrica nazionale, per potersela riprelevare in un secondo tempo.

Il blog ha già spiegato più volte l’inganno con cui, noi produttori fotovoltaici e autosufficienti veniamo retrocessi al ruolo di semplici consumatori, ed in questa veste siamo costretti a subire le angherie delle tariffe elettriche (criterio di calcolo in quota pro-die. TUTTI I DETTAGLI SI TROVANO QUI).

Un simpatizzante del Blog, lo scorso settembre, inviò con posta elettronica certificata una osservazione e richiesta ad AEEG, dal momento che questa aveva avviato il ‘giro di consultazioni’ (il provvedimento lo trovate QUI) L’amico si lamentava con AEEG che le sue bollette erano rimborsate solo la metà pur essendo egli ampiamente autosufficiente. Concludeva dicendo all’Authority “…Io non so dove si trova l’errore, ma Tu sì. Ti prego di correggerlo, perché sono diversi anni che mi stai danneggiando a vantaggio di Enel.” (la lettera, resa ovviamente anonima, la trovate QUI).
AEEG incurante delle osservazioni ricevute anche dal nostro amico fotovoltaico sta varando un provvedimento in cui ridurrebbe ulteriormente del 16,5% i rimborsi delle bollette, che perciò verrebbero in futuro rimborsate a circa il 30%.

La morale qual è?
Se inviamo come singoli lettere raccomandate all’AEEG, quella se ne frega altamente e noi continuiamo a pagare come degli scemi per riprenderci la roba nostra (la nostra energia immagazzinata in rete).
Invece se riuscissimo a coordinarci e a creare una compatta ondata di protesta collettiva, allora le cose sarebbero diverse. E’ necessario che ci contiamo e che ci compattiamo. Per adesso sarebbe sufficiente che chiunque fosse d’accordo con questa proposta mandasse la propria risposta, dicendo semplicemente "IO CI SONO" attraverso:
- il form disponibile nel sito (corredandolo con la propria email o altri recapiti utili a rimanere collegati) oppure
- inviando una email a: alessandraperfotovoltaico@hotmail.it

Chiunque capisce che le imprese di vendita (Enel, Edison, A2A, Acea etc. etc.) fanno il tifo perché restiamo sparpagliati e godono ancora di più a leggere che siamo furibondi e frustrati.
E le associazioni dei consumatori? Si deve ancora capire perché esistono!
E le imprese di installazione di impianti fotovoltaici? Vi dico che il Blog ha scritto a decine di queste, rappresentando le problematiche e gli inganni. Nessuna, dico nessuna ha risposto, facendo intendere che a loro interessa vendere i loro trabiccoli. Non spiegano il raggiro di questo fotovoltaico. Se in seguito il cliente scopre di essere stato fregato cavoli suoi, loro intanto hanno lestamente incassato e non gli rispondono neppure più al telefono!
Possiamo assicurarvi che questo Blog resta l’unico a rispondere agli amici truffati per i quali nel 90% dei casi non rimane altro che mettere ancora mano al portafoglio e rivolgersi ad un avvocato.


Alessandra

PS Emanata la nuova delibera AEEG ci sono 60 gg di tempo per contestarla al TAR. IO CI SONO, ma non basta. CHI NON RACCOGLIE CON ME DISPERDE

giovedì 29 novembre 2012

SCAMBIO SUL POSTO: TREMENDO E SENZA PACE


Ringrazio l’amico Antonio che ha segnalato al Blog una recente iniziativa messa in cantiere dall’Autorithy per l’energia elettrica (AEEG) per ridurre ulteriormente i rimborsi agli utenti dello scambio sul posto, cioè a noi.
Il documento si chiama  “REVISIONE DEL TESTO INTEGRATO PER LO SCAMBIO SUL POSTO” del 26-7-2012 322/2012/R/EEL (lo potete trovare QUI) e c’è da giurarci che fra poco ne vedrà la luce la versione definitiva.
Sarebbe l’ennesima perversione ai nostri danni, in soli 3 anni.

 
A pag 9 si dice che: Lo scambio sul posto non comporterà più l’effettiva compensazione economica delle componenti tariffarie variabili rimborsabili delle bollette, ma una compensazione standard, sulla base di algoritmi: inevitabilmente, l’introduzione di un corrispettivo unitario di scambio forfettario comporta un disallineamento rispetto alle bollette dei singoli USSP che, appunto, non verranno più utilizzate ai fini del calcolo.”

 
TRADUZIONE: non gliene frega più niente a nessuno che a noi siano rimborsate le bollette, neanche se siamo autosufficienti. Anzi, siccome prima le bollette costituivano un raffronto, e quindi un ns/ un controllo per sapere quanto ci rimborsavano, adesso ci dicono chiaro e tondo che fra un po’ non avremo neppure quello, e quindi sarà ancora più difficile lamentarsi (fare ricorso al giudice).
Inoltre se passa il criterio della forfettizzazione, secondo voi, la prossima forfettizzazione sarebbe francamente al rialzo o al ribasso?

 
A pag. 12-13 si dice che: Il CUSf finale (Cus=corrispettivo di rimborso, ndr) da applicare a ciascun USSP verrebbe calcolato dal GSE tenendo conto degli scaglioni progressivi di consumo… Il calcolo descritto dalle predette figure è convenzionale e non tiene conto della ripartizione effettiva dell’energia elettrica prelevata nei vari scaglioni progressivi, secondo il criterio del pro-quota giorno di cui all’articolo 31, comma 31.3, del Testo Integrato Trasporto.”

 
TRADUZIONE: Il devastante criterio della quota pro-die (lo trovate QUI nel blog), quello che dilata i prezzi a favore delle imprese di vendita e a danno di tutti gli utenti elettrici (fotovoltaici e non), non verrà restituito neppure a chi ha un impianto che raggiunge la propria autosufficienza elettrica. Figuriamoci a chi non la raggiunge… Il concetto è ripetuto anche pag. 18 del medesimo documento.

 
A pag. 21 si dice che:Gli orientamenti dell’Autorità esposti nel presente documento per la consultazione derivano dall’applicazione dell’articolo 23 del decreto interministeriale 6 luglio 2012. In particolare, tali orientamenti hanno la finalità essenziale di semplificare le modalità di erogazione dello scambio sul posto garantendo un risultato economico finale che sia, per l’utente dello scambio, il più possibile prossimo a quello attuale.”

 
TRADUZIONE: "prossimo" si intende purchè sia inferiore.

 
A pag. 22 si dice che:Si ritiene pertanto opportuno prevedere che gli oneri generali di sistema (in particolare le componenti tariffarie A, UC4 e UC7) non siano più restituiti, affinché tali oneri possano essere maggiormente distribuiti e non gravino solo su una quantità sempre più ridotta di energia elettrica e su un numero sempre più ridotto di clienti finali (tra cui i meno abbienti che non hanno la possibilità di realizzare impianti di produzione di energia elettrica per usi propri).”

 
TRADUZIONE: Chi è stato così sciocco da installare un impianto FV è ritenuto un riccone, e quindi deve pagare anche se sta utilizzando energia autoprodotta.

 
CONCLUSIONE
Se le imprese di vendita e di distribuzione chiudono i loro bilanci annuali con enormi utili quantificabili in miliardi di €uro, all’AEEG non viene in mente che non sia merito delle loro gestioni, ma delle tariffe troppo elevate imposte alla gente. Infatti se ne guarda bene di diminuire i prezzi in tempo di crisi economica. Quello che invece pensa di fare è di aumentare ulteriormente i costi a chi è stato saggio (o stolto) nell’investire i propri risparmi nelle energie domestiche rinnovabili, cioè a NOI.

 
Il Blog ritiene che l’unico modo di ricondurre alla ragionevolezza questi boiardi sia quello dello sciopero, il no Fv-Day, la class-action-siamo-noi pubblicata  .

 
Anche il ricorso alla magistratura è importante, e le nostre consultazioni legali stanno continuando.

 
Sosteniamo e sostenete il Blog, anche con il PASSAPAROLA. Siamo l’unico Blog in Italia che denuncia con chiarezza queste schifezze con l’intento di ritrovarci UNITI ANCHE NELL'AZIONE.
 

Alessandra

giovedì 15 novembre 2012

FOTOVOLTAICI SCONTENTI: LA CLASS ACTION SIAMO NOI!


In data 12.11.2012 Antonio, dopo avere appreso le ultime notizie dal blog ci ha scritto a proposito dell’attuale Scambio Sul Posto:

“…Nel mio caso specifico (tre anni di fotovoltaico) constato che devo immettere in rete tre kwh di energia per pareggiarne uno consumato e pagato in bolletta al gestore. Alla faccia dello spirito dell'Arg 74/08 che sostiene: "…il servizio di scambio sul posto consiste nel realizzare una particolare forma di autocon­sumo in sito consentendo, che l’energia elettrica prodotta e immessa in rete possa essere prelevata e consumata in un momento differente dal quale avviene la produzione, utiliz­zando quindi il sistema elettrico quale strumento per l’immagazzinamento virtuale dell’energia elettrica prodotta, ma non contestualmente autoconsumata". Salvo poi contraddirsi dando facoltà al Gse di gestire lo scambio sul posto sotto forma di monetizzazione …”

Antonio dice il vero e mette il dito nella piaga dolente. Infatti nel ribadire che quanto afferma l’Authority non corrisponde alla realtà, e quindi non è vero, conferma e condivide gli ultimi post, soprattutto quello che che potete leggere QUI in cui si è dimostrato che la Nostra Energia Pulita viene computata in 10 cent (più o meno), mentre quella riprelevata arriva più o meno fino a 30 cent. Il rapporto combacia, 1 contro tre.

La sfrontatezza del GSE giunge persino a ripetere il concetto citato da Antonio anche all’Agenzia delle Entrate che, occupandosi di tasse e tributi, prese atto dell’affermazione, e nella sua Risoluzione 13/E del 20-1-2009, che trovate QUI, tirò le somme concludendo che, se il produttore fotovoltaico non cede la sua energia, ma ne rimane sempre l’unico proprietario, allora non può essere gravato di imposte e tasse.

Sorge allora un fatto singolare per noi fotovoltaici: come può un estraneo come AEEG stabilire una monetizzazione di una nostra proprietà che noi non vendiamo? Al massimo potrebbe fare una valutazione, come quella che potrebbe essere richiesta al geometra sulle nostre case. Ma se noi non vendiamo casa, rimane semplicemente una valutazione. Il geometra non può imporci di vendere la nostra casa secondo i valori del suo mercato, solo perché ci ha fatto una valutazione.

Così come il geometra non può imporci di riprenderci quella stessa casa, stavolta a prezzi maggiorati, e maggiorati del 200-300%.

Questo è il nocciolo della questione: è l’ASSURDO della delibera dell’AEEG e dell’esecutore GSE.

Con che faccia tosta l’AEEG può sostenere all’art. 2.3 della delibera 74/08 del nuovo Scambio Sul Posto (VEDI QUI) “Le disposizioni di cui al presente provvedimento perseguono principi di semplicità procedurale, di certezza, trasparenza e non discriminazione, tenendo conto di quanto previsto dall’articolo 6 del decreto legislativo n. 387/03 e dall’articolo 6, comma 6, del decreto legislativo n. 20/07.”

Valutare 1 e far ri-pagare 3 è discriminazione, o cos’è?

E con la trasparenza come la mettiamo?

Se ci vogliono tre kwh dei nostri, che ricordiamolo sono di energia pulita, per compensarne uno ri-prelevato da loro, chi si intasca gli altri due?

E’ evidente che ci troviamo davanti ad un comportamento scorretto, che deve essere represso, punito, perseguito E BASTONATO.

L’arma di noi fotovoltaici scontenti è il numero.

Il nostro amico Enrico, ci suggerisce di spegnere contemporaneamente i nostri impianti, facendo mancare improvvisamente migliaia e migliaia di megawatt, e cioè la produzione che riversiamo in rete nel momento di maggiore bisogno.

Grazie Enrico, l’idea merita di essere sviluppata, tanto più che non ci peserebbe molto. Basterebbe un quart’ora ogni tanto, tutti insieme… e sai che bei black-out potrebbero essere provocati all’improvviso?

E’ di semplice realizzazione: mettiamoci d’accordo, coordiniamoci e con un click stacchiamo l’interruttore dell’inverter.

È vero che molti impianti FV sono in mano agli speculatori, a cui non interessa lo SSP, perché semplicemente vendono energia, ma almeno NOI FOTOVOLTAICI SCONTENTI teniamoci in contatto, associamoci, coordiniamoci. Appare un impegno impossibile FARE IL PASSAPAROLA per tutelare validamente i nostri interessi?

IL NUMERO SARA' LA NOSTRA FORZA.

Capite cosa vuol dire se riuscissimo a coordinarci?
(se volete sapere come scrivete al Blog)

L’AEEG sarebbe in breve persuasa a rivedere le regole, non si prenderebbero più la nostra roba e ci dovrebbero restituire anche gli arretrati.

Non ci sarebbe bisogno di cause o di class action, perchè LA VERA CLASS ACTION SIAMO NOI, il nostro numero!
 

alessandraperfotovoltaico@hotmail.it

 

mercoledì 7 novembre 2012

CONTRIBUTO IN CONTO ENERGIA: AVETE RICEVUTO TUTTI I PAGAMENTI?

Massimo mi ha segnalato che non ha ricevuto il pagamento del contributo in conto energia del mese di novembre 2011, e più precisamente ha scritto:
 
"Molti fotovoltaici (io sono uno) non hanno ricevuto ancora il pagamento dell’incentivo del mese di Novembre 2011. Il tutto iniziò come un errore software del programma dei pagamenti del GSE, ma ora sono sei mesi che andiamo avanti così. Al call center al quale mi rivolgo ogni due mesi per chiedere notizie non sanno più cosa dire e una settimana fa, molto candidamente, mi è stato detto che il l’amministrazione del GSE non fornisce notizie neanche a loro! Intanto l’ultimo pagamento del 31/10/2012 non riporta ancora l’importo in questione! Onestamente non so cosa fare se non, avendo la fortuna di risiedere a Roma, andare alla sede del GSE a fare casino. Ne varrà la pena?
Intanto sarebbe importante sapere quanti sono nelle mie condizioni per poter portare avanti un’azione comune. Non so se sul blog è possibile proporre un censimento."
 
Voi avete ricevuto tutti i pagamenti del contributo in conto energia?
Fatemelo sapere: potete lasciare un commento qui sotto oppure inviate una email a: alessandraperfotovoltaico@hotmail.it

Se non avete ricevuto tutti i pagamenti segnalate la questione ad AEEG qui reclami.sportello@acquirenteunico.it  oppure direttamente qui info@autorita.energia.it
Se avete una posta elettronica certificata (PEC) scrivete direttamente qui
 
Alessandra

domenica 4 novembre 2012

BOLLETTA DELLA CORRENTE ELETTRICA: CHIEDIAMO SPIEGAZIONI AI FORNITORI - INVIAMO QUESTA LETTERA


Cari amici,
dopo aver letto la trappola nella bolletta elettrica consistente nella dilatazione dei prezzi provocata dal criterio di calcolo secondo la quota pro-die degli scaglioni tariffari (leggete QUI) mi è stato chiesto se si poteva mandare una lettera ai fornitori di energia elettrica, per chiedere spiegazioni. 

È stato fatto da un amico di Pavia che mi ha autorizzato a pubblicare la sua lettera. Eccola qui sotto, la potete utilizzare come fac-simile, e se avete bisogno di chiarimenti, non esitate a contattarmi.

 

richiesta info quota pro die -



Spedire una lettera non costa nulla (o pochissimo), ma serve a schiarirsi le idee (tantissimo).
È utile anche perché, a seconda del tenore della risposta, si può attivar "Lo Sportello del Consumatore".
 
Stiamo sviluppando anche altre proposte interessanti riguardanti l’azione socio-politica, come è avvenuto quando le società di telefonia sono state costrette a cancellare gli oneri di ricarica dei cellulari.
In quell’occasione l’iniziativa si concretizzò anche con l’invio di centinaia di migliaia di email di protesta anche all’Authority a costo zero. Il numero e la contemporaneità fece aggio, e gli utenti vinsero per sempre.
Un po’ di pazienza, e a breve dedicherò un post con una possibilità d’azione sull’argomento, che mi è stata suggerita da Enrico, nuovo amico del blog, che ringrazio di cuore. 

A presto

Alessandra

sabato 27 ottobre 2012

LA TRAPPOLA DELLA BOLLETTA DELLA CORRENTE ELETTRICA: come ci spremono i venditori di energia elettrica!!!! VALE PER TUTTI GLI UTENTI: FOTOVOLTAICI E NON FOTOVOLTAICI


Nel post precedente avevamo anticipato che le cose si stavano evolvendo.

Lo scontento cresceva man mano e con il passare del tempo abbiamo potuto constatare di essere vittime di un furto nelle bollette. Non a caso in due anni oltre venticinquemila persone si sono collegate al blog.

Grazie ai vostri interventi è stato possibile documentare un aumento anomalo delle bollette stesse, proporzionale ai consumi. Si è passati da un prezzo dell’energia di 18 cent/kwh (fino al 31/12/2008) agli attuali 29-30 cent/kwh.

Per il NOSTRO kwh fotovoltaico, per la NOSTRA energia pulita il prezzo, invece, è stato fissato in 10-12 cent/kwh, cristallizzato per sempre.

Tutto ciò per colpa delle delibere dell’Autorità per l'Energia Elettrica e per il Gas (sic), sempre a nostro danno e a vantaggio delle società di vendita di energia elettrica. Chi è il vostro fornitore di energia elettrica?

(NB Anche se siamo autosufficienti. Ci hanno consegnati, legati mani e piedi, alla mercè del fornitore di energia elettrica!!!)

L'Autorità per l'Energia Elettrica e per il Gas ha giustificato gli aumenti di prezzo con l’introduzione PER TUTTI, FOTOVOLTAICI E NON, degli scaglioni di consumo, in applicazione del principio che colui che più consuma, più deve pagare. Questo per contenere i consumi in un momento di crisi.

Gli scaglioni di consumo annuo fissati dall’Autorità per l'Energia Elettrica e per il Gas sono:

1° scaglione fino a 1800 kwh
2° scaglione fino a 2640 kwh
3° scaglione fino a 4440 kwh
4° scaglione oltre 4440 kwh

I prezzi più bassi quindi sono applicati al primo scaglione, via via a crescere.

L'Autorità per l'Energia Elettrica e per il Gas parla sempre di scaglioni di consumo annuo (vedi per esempio nelle sue tabelle, QUIe nelle sue schede QUI.

Bene quanto sopra descritto, non risulta in realtà corrispondere a quanto applicato nelle fatture dalle società di fornitrici di energia elettrica.

Come? Perchè?
Semplice, basta fare i calcoli degli importi che ci vengono fatturati.

Sarà un caso che l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas dal 2011 ha persino sospeso la pubblicazione delle stime di spesa, tanto erano per il loro scostamento dalla realtà, vergognosamente imbarazzanti?

Procediamo quindi con il calcolo del consumo nelle bollette dell’energia elettrica.

Se il consumo viene fatturato in base allo scaglione annuo di consumo, allora una persona per bene intende, per esempio, che se la bolletta del 1° bimestre dell’anno riporta un consumo di 800 kwh, gli verrà applicato il prezzo minimo, dal momento che ancora non ha superato la soglia dei 1800 kwh/anno. E così magari anche la bolletta del 2° bimestre se il suo consumo è rimasto costante (800 kwh a bimestre per un totale di 1600 kwh).
Il costo dell’energia gli aumenterà solo superando, via via, i vari scaglioni di consumo, toccando il massimo del prezzo (oltre i 4440 kwh).

Ipotizzando un consumo di 800 kwh a bimestre, si ottiene un consumo annuo di 4800 kwh e quindi il massimo prezzo verrà applicato oltre i 4440 kwh, ma solo per 360 kwh e solo all’ultimo bimestre, nel quale è stato effettivamente superato il 4° scaglione.

Per esempio, prendete la vostra prima bolletta bimestrale, levatevi questo sfizio, controllate voi stessi e fateci sapere se è così.

Intanto vi possiamo anticipare che sarete sorpresi dal risultato, da quello che scoprirete, noi stessi quando abbiamo capito, quello che ci fanno, ci siamo inorriditi, è davvero una schifezza inaccettabile.

Non  è vero che fatturano  in base solo agli scaglioni di consumo annuo, non è vero! E questo non vale solo per le bollette dell’energia elettrica di noi fotovoltaici, vale per tutti gli utenti, 25 milioni di famiglie.

Vi siete incuriositi? Vi state chiedendo come sia possibile?

Ebbene, la trappola è stata nascosta nella ulteriore ripartizione dei consumi “quota pro-die”.

Questo è un criterio deliberato dall’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas, ma solo per componenti marginali da decimillesimo di euro (se volete approfondire leggete l’art. 10.10 QUI e arbitrariamente esteso dai fornitori di corrente elettrica a tutte le fatturazioni, ovviamente ai nostri danni, fotovoltaici e non fotovoltaici.

E’ davvero un bello scherzetto che ci stanno facendo, vero? Ci stanno spogliando con il pretesto delle delibere dell’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas.

Tutti fanno finta di nulla, anche le Associazioni di tutela dei Consumatori.
Tutti sono in silenzio…zitti e muti...e finora anche noi utenti. 

La trappola consiste nel calcolare quanto diventerebbe il consumo rilevato nel bimestre se ampliato immediatamente all’anno; per poi, su questa proiezione, far pagare diversi scaglioni di consumo.

Quindi il consumo dei citati 800 kwh del bimestre viene moltiplicato per 6 (quante sono le bollette in un anno). 800x6=4800 kwh/anno. Si fa finta che questo sia il reale scaglione di consumo, e siccome supera persino lo scaglione di prezzo massimo, nella bolletta entrano i prezzi massimi.

Insomma, viene introdotto artificialmente un effetto moltiplicatore, che simula una dilatazione dei consumi, allo scopo di applicare i prezzi massimi.

Ma, si potrebbe domandare il più corretto fra di noi: alla fine dell’anno ci sarà un ricalcolo delle fatture, con conguaglio finale secondo i consumi effettivamente rilevati. E’ vero che se ci fanno pagare di più, poi ci restituiscono i nostri soldi?

Bene, se c’è tra noi qualcuno che ha ricevuto un conguaglio (della bolletta elettrica e non dello Scambio Sul Posto), lo dica utilizzando la sezione dei commenti al post.

Da quello che ci risulta non si è mai vista nessuna restituzione a conguaglio.

Comunque anche nel caso venisse un giorno deliberato dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas un fantomatico conguaglio, rimarrebbe pur sempre una questione, e cioè che noi abbiamo anticipato ai fornitori di energia elettrica dei soldi non dovuti.

Ma secondo voi una famiglia può fare da banca (di questi tempi poi?) a degli ingordi, senza nemmeno ricevere il “grazie” in cambio.

Siamo all’assurdo che un povero fa l’elemosina ad uno più ricco!

Provate ad andare in banca a chiedere dei soldi in cambio di niente. Se sono gentili vi rispondono come minimo che non sono un ente di beneficenza.

Dunque il principio dell’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas, secondo il quale  chi più consuma più deve pagare, è furbescamente aggirato, perché con questa trappola, anche chi consuma poco, paga subito il massimo.

Che cosa fa lo Stato? Lo Stato ovviamente sta zitto e si frega le mani, perché più aumentano i prezzi e più incassa di tasse.

Gli enti locali idem, perché le addizionali provinciali e comunali non sono previste per consumi bassi, ma si scatenano invece su quelli alti.

Incredibile vero?

Tutti tacciono, tanto paghiamo noi! Dal loro punto di vista hanno ragione, il torto l’abbiamo noi che mettiamo stupidamente sempre mano al portafoglio.

Volete sapere quanto paghiamo in più? A quanto ammonta il nostro danno?
Su un consumo annuo di € 1.000,00 di bollette, si pagano circa 150,00 € in più.

Se volete verificare, ma attenzione potreste inferocirvi, scaricate il foglio Excel  qui sotto ed inserite i vostri consumi.

 

cliccate sulle icone qui sotto


Bolletta CalcoloScaglioni_Pro-die -

Se nella bolletta del 1° bimestre avessi consumato 1800 kwh (il numero è intenzionale) e poi non consumassi più niente, perché chiudo la casa e vado ai Caraibi, dovrei ovviamente pagare 1800 x 13cent = 234,00 , cioè il prezzo dell’energia corrispondente alla fascia minima.

Invece col riparto giornaliero (quota pro die) loro fatturano 440,00 €, perché in quei due mesi ho avuto consumi elevatissimi pari a 30 kwh/giorno, di cui 17,84 kwh/giorno da pagare al prezzo massimo.

Questo per venticinque milioni di famiglie.(fate un po’ voi i conti)

Questo“scherzetto” va avanti da diversi anni.

E potrebbe continuare per sempre.

Secondo voi, gli utenti cosa dovrebbero fare?

Il blog è qui per fare conoscere, condividere l’indignazione, e dare modo di agire.

Per esempio potremmo creare un coordinamento sul territorio, per dare visibilità alla protesta e magari anche per avviare collettivamente azioni di denuncia.

E se intanto si mandasse una raccomandata per chiedere la restituzione del maltolto ed interrompere la prescrizione? Io certo lo farò, appena pronta la lettera, tanto non ho nulla da perdere.
 
Alessandra
 

sabato 6 ottobre 2012

SSP - MA QUANTO VALE LA NOSTRA ENERGIA?!


Ho la netta sensazione che, dopo un paio di anni, qualcosa si stia muovendo.

Innanzitutto con il contributo fattivo di molti di voi, si sta incominciando a capire il meccanismo che ci espropria da anni dei nostri kwh.

Nel post del 2 ottobre u.s., che potete leggere QUI, vi invitavo a effettuare dei controlli sulle vostre bollette dell’energia elettrica riferite all’anno 2011 (6 in tutto).

Chi ha fatto i conteggi si è accorto, che è emerso il meccanismo di tipo inflattivo messo in atto dalle controparti per prosciugare i nostri risparmi, ovvero la nostra energia non immediatamente auto-consumata e quindi immessa in rete.

Esattamente lo stesso meccanismo che fa lievitare i prezzi senza fare aumentare le retribuzioni, e che quindi provoca la perdita del potere di acquisto, che sperimentiamo tutti i giorni in tempi di crisi.

Lo riassumo in questa tabella pervenutami, che ritengo la più significativa, in quanto a chiarezza:
 


Anno

Bim

Periodo

Kw

Importo

Costo medio kwh

2010

6

nov-gen

       98

      15,37

0,16

2011

1

gen-mar

     223

      31,54

0,14

2011

2

apr-mag

     112

      18,30

0,17

2011

3

mag-lug

     134

      21,21

0,16

2011

4

ago-ott

     181

      25,52

0,14

2011

5

ott-dic

     586

    117,17

0,20

2011-2

6

dic-feb

  1.668

    451,02

0,27

2012

1-2

feb-apr

  1.003

    263,20

0,26

2012

3

mag-giu

     180

      32,26

0,18

2012

4

lug-ago

     177

      32,90

0,18

 
Potete notare che il costo medio del kwh, ri-prelevato con il contratto di Scambio sul Posto (SSP), non è fisso, ma cresce in proporzione ai consumi.

Il valore del NOSTRO/KWH (immesso in rete, non istantaneamente auto-consumato e quindi risparmiato), invece, viene cristallizzato per sempre in cifra fissa. Più o meno 10 cent.

Addirittura in certi periodi per riprenderci il NOSTRO/KWH dobbiamo spendere 2 o 3 volte di più. Il che equivale a dire che il NOSTRO/KWH si è svalutato dal 40% al 60% !!!!

Guarda caso è esattamente l’ordine di grandezza col quale continuiamo a pagare le bollette in più, anche se produciamo più di quanto consumiamo.

Questo, lo hanno denunciato anche molti di voi nel blog. Grazie

E’ scandaloso che questa svalutazione sia ‘programmata’ proprio dalle delibere dell’Authority per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG).

Per meglio dire, sembra che AEEG si sia dimenticata di considerare la perequazione varata dalla normativa attualmente in vigore, perequazione che manca e che ci penalizza tanto.

Dico: sembra, perché ho contattato diversi studi legali, che stanno passando al setaccio tutta la normativa, e qualcuno l’ha già definita un ginepraio.

Appena conoscerò i dettagli che perpetrano questo esproprio ai nostri danni, li pubblicherò sul Blog.

Da qui il mio invito a seguire il Blog.

Tuttavia se qualcuno nel frattempo dovesse saperne di più, lo renda noto e ne darò il giusto risalto nel Blog.

In proposito l’Ing.Apicella sottolinea, in una sua partecipazione in rete, che nella normativa esisterebbe un intervento di equalizzazione da cercarsi nel cd. “contributo in conto scambio”. Secondo l’Ing. Apicella questo contributo equalizzatore sarebbe nell’art. 5 dell’allegato A della famigerata deliberazione Arg/elt/74/08. L’ho letto ma è indecifrabile.

A me pare che gli effetti di questo contributo equalizzatore, se ci sono, siano ridicoli, anzi insignificanti. Una presa per i fondelli.

Aggiungerei che noi non abbiamo mai chiesto né i contributi né l’elemosina di nessuno. La nostra protesta, non dimentichiamolo, è per riottenere per intero solo la roba nostra!!!!
 
Qualcuno ha ulteriori elementi, che potremmo offrire ai legali interessati, su questo fantomatico contributo sullo scambio sul posto?
 
E' importante che le persone capiscano e prendano consapevolezza che Enel e GSE si arricchiscono con la nostra energia: il kwh che preleviamo ce lo fanno pagare a caro prezzo, mentre il kwh che noi immettiamo in rete, viene valorizzato anche tre volte di meno.

Penso che nei prossimi tempi ci sarà parecchia nuova carne al fuoco.
 
Per ultimo, gli studi legali mi faranno sapere anche sulla fattibilità di una eventuale Class Action ai sensi dell’art. 140 bis Dlgs 6-9-2005 nr. 206.
 
Ecco, così mi sono già sbilanciata un po’ sul ‘tecnico’.

Tenete d’occhio il Blog, è fondamentale FARE IL PASSA PAROLA per arrivare possibilmente ad una soluzione socio-politica, come per esempio è stato per l’abolizione degli oneri di ricarica dei cellulari.

A presto.
 
Alessandra