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giovedì 15 novembre 2012

FOTOVOLTAICI SCONTENTI: LA CLASS ACTION SIAMO NOI!


In data 12.11.2012 Antonio, dopo avere appreso le ultime notizie dal blog ci ha scritto a proposito dell’attuale Scambio Sul Posto:

“…Nel mio caso specifico (tre anni di fotovoltaico) constato che devo immettere in rete tre kwh di energia per pareggiarne uno consumato e pagato in bolletta al gestore. Alla faccia dello spirito dell'Arg 74/08 che sostiene: "…il servizio di scambio sul posto consiste nel realizzare una particolare forma di autocon­sumo in sito consentendo, che l’energia elettrica prodotta e immessa in rete possa essere prelevata e consumata in un momento differente dal quale avviene la produzione, utiliz­zando quindi il sistema elettrico quale strumento per l’immagazzinamento virtuale dell’energia elettrica prodotta, ma non contestualmente autoconsumata". Salvo poi contraddirsi dando facoltà al Gse di gestire lo scambio sul posto sotto forma di monetizzazione …”

Antonio dice il vero e mette il dito nella piaga dolente. Infatti nel ribadire che quanto afferma l’Authority non corrisponde alla realtà, e quindi non è vero, conferma e condivide gli ultimi post, soprattutto quello che che potete leggere QUI in cui si è dimostrato che la Nostra Energia Pulita viene computata in 10 cent (più o meno), mentre quella riprelevata arriva più o meno fino a 30 cent. Il rapporto combacia, 1 contro tre.

La sfrontatezza del GSE giunge persino a ripetere il concetto citato da Antonio anche all’Agenzia delle Entrate che, occupandosi di tasse e tributi, prese atto dell’affermazione, e nella sua Risoluzione 13/E del 20-1-2009, che trovate QUI, tirò le somme concludendo che, se il produttore fotovoltaico non cede la sua energia, ma ne rimane sempre l’unico proprietario, allora non può essere gravato di imposte e tasse.

Sorge allora un fatto singolare per noi fotovoltaici: come può un estraneo come AEEG stabilire una monetizzazione di una nostra proprietà che noi non vendiamo? Al massimo potrebbe fare una valutazione, come quella che potrebbe essere richiesta al geometra sulle nostre case. Ma se noi non vendiamo casa, rimane semplicemente una valutazione. Il geometra non può imporci di vendere la nostra casa secondo i valori del suo mercato, solo perché ci ha fatto una valutazione.

Così come il geometra non può imporci di riprenderci quella stessa casa, stavolta a prezzi maggiorati, e maggiorati del 200-300%.

Questo è il nocciolo della questione: è l’ASSURDO della delibera dell’AEEG e dell’esecutore GSE.

Con che faccia tosta l’AEEG può sostenere all’art. 2.3 della delibera 74/08 del nuovo Scambio Sul Posto (VEDI QUI) “Le disposizioni di cui al presente provvedimento perseguono principi di semplicità procedurale, di certezza, trasparenza e non discriminazione, tenendo conto di quanto previsto dall’articolo 6 del decreto legislativo n. 387/03 e dall’articolo 6, comma 6, del decreto legislativo n. 20/07.”

Valutare 1 e far ri-pagare 3 è discriminazione, o cos’è?

E con la trasparenza come la mettiamo?

Se ci vogliono tre kwh dei nostri, che ricordiamolo sono di energia pulita, per compensarne uno ri-prelevato da loro, chi si intasca gli altri due?

E’ evidente che ci troviamo davanti ad un comportamento scorretto, che deve essere represso, punito, perseguito E BASTONATO.

L’arma di noi fotovoltaici scontenti è il numero.

Il nostro amico Enrico, ci suggerisce di spegnere contemporaneamente i nostri impianti, facendo mancare improvvisamente migliaia e migliaia di megawatt, e cioè la produzione che riversiamo in rete nel momento di maggiore bisogno.

Grazie Enrico, l’idea merita di essere sviluppata, tanto più che non ci peserebbe molto. Basterebbe un quart’ora ogni tanto, tutti insieme… e sai che bei black-out potrebbero essere provocati all’improvviso?

E’ di semplice realizzazione: mettiamoci d’accordo, coordiniamoci e con un click stacchiamo l’interruttore dell’inverter.

È vero che molti impianti FV sono in mano agli speculatori, a cui non interessa lo SSP, perché semplicemente vendono energia, ma almeno NOI FOTOVOLTAICI SCONTENTI teniamoci in contatto, associamoci, coordiniamoci. Appare un impegno impossibile FARE IL PASSAPAROLA per tutelare validamente i nostri interessi?

IL NUMERO SARA' LA NOSTRA FORZA.

Capite cosa vuol dire se riuscissimo a coordinarci?
(se volete sapere come scrivete al Blog)

L’AEEG sarebbe in breve persuasa a rivedere le regole, non si prenderebbero più la nostra roba e ci dovrebbero restituire anche gli arretrati.

Non ci sarebbe bisogno di cause o di class action, perchè LA VERA CLASS ACTION SIAMO NOI, il nostro numero!
 

alessandraperfotovoltaico@hotmail.it