Fotovoltaico: il GSE sospende i pagamenti.
Nel
post precedente del 27 luglio 2014, il Blog aveva segnalato le perverse ricadute sulle famiglie FV e le PMI
(piccole-medie-imprese) del decreto Tagliaincentivi varato in data 24 giugno
2014.
Il
post si concludeva allertando i fotovoltaici, per i controlli e relative
sanzioni, con cui avrebbero potuto essere vessate le famiglie FV e le PMI, dal
malcelato scopo governativo di fare cassa su chi aveva investito i propri
risparmi nelle energie rinnovabili, essendo chiaramente questa la scellerata finalità
del Decreto Legge in questione.
Sarà
un caso, una famiglia che vive al Nord, mi ha informato di aver ricevuto una
lettera da GSE spa (la società statale che paga gli incentivi delle
rinnovabili), che comunicava la sospensione dei pagamenti dopo un controllo
discrezionale.
Questo
il testo – inquietante - della lettera del GSE:
“...Il GSE sulla base della
richiesta di ammissione agli incentivi presentata da codesto Soggetto Responsabile,
ha riconosciuto all'impianto in oggetto i benefici previsti dalla normativa di
settore, ivi inclusa la maggiorazione delle tariffe incentivanti per
impianti realizzati con componenti prodotti all'interno dell'Unione
Europea (+10%, ’art. 14, comma 1 lettera d), DM 5-5-2011, ndr)
Si rappresenta
tuttavia che nell'ambito degli ulteriori controlli di competenza, sono emerse gravi irregolarità
in merito alla effettiva provenienza (sito di produzione c/o certificazioni)
dei moduli di marca Z---------------- xxx e modello XXX xxx, utilizzati
per la realizzazione dell'impianto in oggetto, così come risultato dalla
documentazione trasmessa a suo tempo nell'ambito della richiesta di ammissione
agli incentivi e della relativa istruttoria.
Data la numerosità
e la diffusione riscontrata sull'intero territorio nazionale del grave fenomeno sopra
descritto, il GSE sta provvedendo a sospendere i procedimenti ancora in corso,
nonché l'efficacia delle convenzioni già stipulate, laddove presso
gli impianti siano risultati installati moduli della summenzionata
tipologia, dandone segnalazione alla competenti Autorità al fine
di accertare eventuali illeciti.
Tanto
premesso il GSE comunicala sospensione dell'erogazione
degli incentivi riconosciuti sulla base della convenzione n°...”
Infatti
il GSE dice che le irregolarità sono molto diffuse sul territorio nazionale,
numerose e gravi. Tanto gravi da far sospendere immediatamente gli incentivi,
in attesa di doverli restituire se, davanti a un tribunale, a cui la famiglia
fotovoltaica (pardon, il soggetto responsabile) dovrebbe presentare ricorso, dovesse avere torto.
E’ chiaro
dunque che questa semplice comunicazione, oltre a togliere i soldi, costringe le famiglie FV a ricorrere ad un
legale e a farsi carico delle relative spese (da notare: in trasferta, dato che il GSE, con sede legale
a Roma, dovrà obbligatoriamente essere citato presso il Tribunale di Roma).
Tradotto
in soldoni, vuol dire che le Famiglie FV si sono accollate di pagare
per un unico giudizio, 2 avvocati: quello di fiducia e quello domiciliatario in
Roma.
Aggiunge
il GSE che, per questi fatti gravi, scatta anche una “... segnalazione
alle competenti Autorità al fine
di accertare eventuali illeciti”; illeciti che -essendo al plurale- lascerebbero intendere più fronti, come ad
es. quello penale, civile, amministrativo, fiscale, etc. etc.
Questa
sarebbe la scaletta completa delle azioni a disposizione del GSE :
- denuncia penale
- RICHIESTA DANNI CIVILI
- VERIFICA FISCALE (PER ES. nel caso di mancato accataSTAMENTO DELL’IMPIANTO)
- SANZIONE PECUNIARIA DA AEEG ( infatti la protervia dei burocrati nei confronti di noi sventurati fotovoltaici, si spinge nel dare la possibilità all’Authority di multarci per i fatti gravi accertati dal GSE (v. art. 2, comma 20, lettera c) della Legge 481/1995)...
Secondo il GSE, la colpa
della famiglia di cui sopra, è l’aver
lucrato un 10%, dal momento che la ditta
installatrice, ha realizzato il suo impianto con componenti non prodotti in
UE almeno nella misura del 60%. Ma chi
valuta discrezionalmente questa percentuale?
Giustappunto il GSE attraverso
sue regole applicative (per i curiosi e scrupolosi l’intero testo è QUI.
La lettura di tutto il
cap. 4.5 è estremamente desolante per chi non è un tecnico ma è, come la
famiglia della segnalazione - e tutti noi, un Soggetto Responsabile.
Ma responsabile di
cosa? Di aver installato un impianto FV
e averlo pagato?
Dice ad es. il cap.
4.5.1.1
Moduli
fotovoltaici
Affinché
la voce di costo relativa ai moduli fotovoltaici possa essere ricondotta ad una
produzione UE/SEE deve essere verificata una della seguenti due condizioni:
all’interno
del sito di produzione ubicato in un Paese dell’UE/SEE devono essere state
effettuate almeno le lavorazioni riportate in tabella 4;
Moduli
in silicio cristallino
|
Moduli
in film sottile (Thin film)
|
Stringatura
celle
|
Processo
di deposizione
|
Assemblaggio/Laminazione
|
Assemblaggio/Laminazione
|
Test
elettrici
|
Test
elettrici
|
La tab. 4 riguarda,
infatti le fasi di lavorazione dei moduli per il riconoscimento della
maggiorazione...
Chi di noi, come Soggetti
Responsabili, ha mai potuto verificare per es. la documentazione tecnica
relativa alla stringatura delle celle o alle laminazioni delle stesse?
Quanti di noi – Soggetti
Responsabili – sono in grado di leggere ed interpretare le schede teniche dei
nostri pannelli fotovoltaici? Solo gli ingegneri e (non sempre) gli installatori
conoscono queste finezze e allora ci si può chiedere: “ Come mai la famiglia FV venga denominata come “SOGGETTO
RESPONSABILE”?”
E' solo per
privarla dei risparmi investiti, ma in che Stato viviamo?
Ma c’è di peggio, come può
essere che una ‘truffa’ inconsapevole del 10% possa provocare alla famiglia FV
la perdita di tutto il 100% degli incentivi?
Il
GSE definisce quelle della lettera (il citato +10%) IRREGOLARITà GRAVI, ma in realtà è la legge a qualificarle come tali.
Sarà
un caso, ma il DM 31-1-14, nell’all. 1, fa un bell’elenco delle VIOLAZIONI
RILEVANTI’ (QUI).
Tutto, magari, anche condivisibile. Ma del +10%
della famiglia fotovoltaica della segnalazione, non c’è traccia nell’allegato, quindi si
potrebbe concludere, che non è una violazione rilevante.
Invece
no.
L’art.
11 di questo decreto dice che si intendono violazioni non gravi quelle che
comportano un vantaggio INFERIORE al 10%, ma se tu tocchi, per combinazione,
proprio il 10%, allora devi restituire tutto. Il caso della famiglia
fotovoltaica della segnalazione, appunto.
Sorge
allora il dubbio che tutto sia stato accuratamente congegnato ai danni delle
famiglie FV:
-la
causa legale solo a Roma
-il
SOGGETTO RESPONSABILE
-il
10% con la perdita del 100%
Il
tutto con la ‘strana’ dimenticanza del Ministero di non avere previsto, per la
famiglia FV, forme di opposizione al GSE diverse dalla vertenza legale, o il
ricorso al TAR contro le sanzioni di AEEG (Autorità per l’energia elettrica e
il gas).
E
poi, in queste condizioni, c’è chi
sostiene che non hanno ucciso il fotovoltaico!
Alessandra
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