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sabato 27 ottobre 2012

LA TRAPPOLA DELLA BOLLETTA DELLA CORRENTE ELETTRICA: come ci spremono i venditori di energia elettrica!!!! VALE PER TUTTI GLI UTENTI: FOTOVOLTAICI E NON FOTOVOLTAICI


Nel post precedente avevamo anticipato che le cose si stavano evolvendo.

Lo scontento cresceva man mano e con il passare del tempo abbiamo potuto constatare di essere vittime di un furto nelle bollette. Non a caso in due anni oltre venticinquemila persone si sono collegate al blog.

Grazie ai vostri interventi è stato possibile documentare un aumento anomalo delle bollette stesse, proporzionale ai consumi. Si è passati da un prezzo dell’energia di 18 cent/kwh (fino al 31/12/2008) agli attuali 29-30 cent/kwh.

Per il NOSTRO kwh fotovoltaico, per la NOSTRA energia pulita il prezzo, invece, è stato fissato in 10-12 cent/kwh, cristallizzato per sempre.

Tutto ciò per colpa delle delibere dell’Autorità per l'Energia Elettrica e per il Gas (sic), sempre a nostro danno e a vantaggio delle società di vendita di energia elettrica. Chi è il vostro fornitore di energia elettrica?

(NB Anche se siamo autosufficienti. Ci hanno consegnati, legati mani e piedi, alla mercè del fornitore di energia elettrica!!!)

L'Autorità per l'Energia Elettrica e per il Gas ha giustificato gli aumenti di prezzo con l’introduzione PER TUTTI, FOTOVOLTAICI E NON, degli scaglioni di consumo, in applicazione del principio che colui che più consuma, più deve pagare. Questo per contenere i consumi in un momento di crisi.

Gli scaglioni di consumo annuo fissati dall’Autorità per l'Energia Elettrica e per il Gas sono:

1° scaglione fino a 1800 kwh
2° scaglione fino a 2640 kwh
3° scaglione fino a 4440 kwh
4° scaglione oltre 4440 kwh

I prezzi più bassi quindi sono applicati al primo scaglione, via via a crescere.

L'Autorità per l'Energia Elettrica e per il Gas parla sempre di scaglioni di consumo annuo (vedi per esempio nelle sue tabelle, QUIe nelle sue schede QUI.

Bene quanto sopra descritto, non risulta in realtà corrispondere a quanto applicato nelle fatture dalle società di fornitrici di energia elettrica.

Come? Perchè?
Semplice, basta fare i calcoli degli importi che ci vengono fatturati.

Sarà un caso che l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas dal 2011 ha persino sospeso la pubblicazione delle stime di spesa, tanto erano per il loro scostamento dalla realtà, vergognosamente imbarazzanti?

Procediamo quindi con il calcolo del consumo nelle bollette dell’energia elettrica.

Se il consumo viene fatturato in base allo scaglione annuo di consumo, allora una persona per bene intende, per esempio, che se la bolletta del 1° bimestre dell’anno riporta un consumo di 800 kwh, gli verrà applicato il prezzo minimo, dal momento che ancora non ha superato la soglia dei 1800 kwh/anno. E così magari anche la bolletta del 2° bimestre se il suo consumo è rimasto costante (800 kwh a bimestre per un totale di 1600 kwh).
Il costo dell’energia gli aumenterà solo superando, via via, i vari scaglioni di consumo, toccando il massimo del prezzo (oltre i 4440 kwh).

Ipotizzando un consumo di 800 kwh a bimestre, si ottiene un consumo annuo di 4800 kwh e quindi il massimo prezzo verrà applicato oltre i 4440 kwh, ma solo per 360 kwh e solo all’ultimo bimestre, nel quale è stato effettivamente superato il 4° scaglione.

Per esempio, prendete la vostra prima bolletta bimestrale, levatevi questo sfizio, controllate voi stessi e fateci sapere se è così.

Intanto vi possiamo anticipare che sarete sorpresi dal risultato, da quello che scoprirete, noi stessi quando abbiamo capito, quello che ci fanno, ci siamo inorriditi, è davvero una schifezza inaccettabile.

Non  è vero che fatturano  in base solo agli scaglioni di consumo annuo, non è vero! E questo non vale solo per le bollette dell’energia elettrica di noi fotovoltaici, vale per tutti gli utenti, 25 milioni di famiglie.

Vi siete incuriositi? Vi state chiedendo come sia possibile?

Ebbene, la trappola è stata nascosta nella ulteriore ripartizione dei consumi “quota pro-die”.

Questo è un criterio deliberato dall’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas, ma solo per componenti marginali da decimillesimo di euro (se volete approfondire leggete l’art. 10.10 QUI e arbitrariamente esteso dai fornitori di corrente elettrica a tutte le fatturazioni, ovviamente ai nostri danni, fotovoltaici e non fotovoltaici.

E’ davvero un bello scherzetto che ci stanno facendo, vero? Ci stanno spogliando con il pretesto delle delibere dell’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas.

Tutti fanno finta di nulla, anche le Associazioni di tutela dei Consumatori.
Tutti sono in silenzio…zitti e muti...e finora anche noi utenti. 

La trappola consiste nel calcolare quanto diventerebbe il consumo rilevato nel bimestre se ampliato immediatamente all’anno; per poi, su questa proiezione, far pagare diversi scaglioni di consumo.

Quindi il consumo dei citati 800 kwh del bimestre viene moltiplicato per 6 (quante sono le bollette in un anno). 800x6=4800 kwh/anno. Si fa finta che questo sia il reale scaglione di consumo, e siccome supera persino lo scaglione di prezzo massimo, nella bolletta entrano i prezzi massimi.

Insomma, viene introdotto artificialmente un effetto moltiplicatore, che simula una dilatazione dei consumi, allo scopo di applicare i prezzi massimi.

Ma, si potrebbe domandare il più corretto fra di noi: alla fine dell’anno ci sarà un ricalcolo delle fatture, con conguaglio finale secondo i consumi effettivamente rilevati. E’ vero che se ci fanno pagare di più, poi ci restituiscono i nostri soldi?

Bene, se c’è tra noi qualcuno che ha ricevuto un conguaglio (della bolletta elettrica e non dello Scambio Sul Posto), lo dica utilizzando la sezione dei commenti al post.

Da quello che ci risulta non si è mai vista nessuna restituzione a conguaglio.

Comunque anche nel caso venisse un giorno deliberato dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas un fantomatico conguaglio, rimarrebbe pur sempre una questione, e cioè che noi abbiamo anticipato ai fornitori di energia elettrica dei soldi non dovuti.

Ma secondo voi una famiglia può fare da banca (di questi tempi poi?) a degli ingordi, senza nemmeno ricevere il “grazie” in cambio.

Siamo all’assurdo che un povero fa l’elemosina ad uno più ricco!

Provate ad andare in banca a chiedere dei soldi in cambio di niente. Se sono gentili vi rispondono come minimo che non sono un ente di beneficenza.

Dunque il principio dell’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas, secondo il quale  chi più consuma più deve pagare, è furbescamente aggirato, perché con questa trappola, anche chi consuma poco, paga subito il massimo.

Che cosa fa lo Stato? Lo Stato ovviamente sta zitto e si frega le mani, perché più aumentano i prezzi e più incassa di tasse.

Gli enti locali idem, perché le addizionali provinciali e comunali non sono previste per consumi bassi, ma si scatenano invece su quelli alti.

Incredibile vero?

Tutti tacciono, tanto paghiamo noi! Dal loro punto di vista hanno ragione, il torto l’abbiamo noi che mettiamo stupidamente sempre mano al portafoglio.

Volete sapere quanto paghiamo in più? A quanto ammonta il nostro danno?
Su un consumo annuo di € 1.000,00 di bollette, si pagano circa 150,00 € in più.

Se volete verificare, ma attenzione potreste inferocirvi, scaricate il foglio Excel  qui sotto ed inserite i vostri consumi.

 

cliccate sulle icone qui sotto


Bolletta CalcoloScaglioni_Pro-die -

Se nella bolletta del 1° bimestre avessi consumato 1800 kwh (il numero è intenzionale) e poi non consumassi più niente, perché chiudo la casa e vado ai Caraibi, dovrei ovviamente pagare 1800 x 13cent = 234,00 , cioè il prezzo dell’energia corrispondente alla fascia minima.

Invece col riparto giornaliero (quota pro die) loro fatturano 440,00 €, perché in quei due mesi ho avuto consumi elevatissimi pari a 30 kwh/giorno, di cui 17,84 kwh/giorno da pagare al prezzo massimo.

Questo per venticinque milioni di famiglie.(fate un po’ voi i conti)

Questo“scherzetto” va avanti da diversi anni.

E potrebbe continuare per sempre.

Secondo voi, gli utenti cosa dovrebbero fare?

Il blog è qui per fare conoscere, condividere l’indignazione, e dare modo di agire.

Per esempio potremmo creare un coordinamento sul territorio, per dare visibilità alla protesta e magari anche per avviare collettivamente azioni di denuncia.

E se intanto si mandasse una raccomandata per chiedere la restituzione del maltolto ed interrompere la prescrizione? Io certo lo farò, appena pronta la lettera, tanto non ho nulla da perdere.
 
Alessandra