Ringrazio l’amico Antonio che ha segnalato al Blog una
recente iniziativa messa in cantiere dall’Autorithy per l’energia elettrica
(AEEG) per ridurre ulteriormente i rimborsi agli utenti dello scambio sul
posto, cioè a noi.
Il documento si chiama
“REVISIONE DEL TESTO INTEGRATO PER LO SCAMBIO SUL POSTO” del 26-7-2012
322/2012/R/EEL (lo potete trovare QUI) e c’è da giurarci che fra poco ne vedrà la luce la versione definitiva.
Sarebbe l’ennesima perversione ai
nostri danni, in soli 3 anni.
A pag 9 si dice che: “Lo scambio sul posto non
comporterà più l’effettiva compensazione economica delle componenti tariffarie
variabili rimborsabili delle bollette, ma una compensazione
standard, sulla base di algoritmi: inevitabilmente, l’introduzione di un
corrispettivo unitario di scambio forfettario comporta un disallineamento
rispetto alle bollette dei singoli USSP che, appunto, non verranno più
utilizzate ai fini del calcolo.”
TRADUZIONE: non gliene frega più niente a nessuno che a
noi siano rimborsate le bollette, neanche se siamo autosufficienti. Anzi,
siccome prima le bollette costituivano un raffronto, e quindi un ns/ un
controllo per sapere quanto ci rimborsavano, adesso ci dicono chiaro e tondo
che fra un po’ non avremo neppure quello, e quindi sarà ancora più difficile
lamentarsi (fare ricorso al giudice).
Inoltre se passa il criterio della forfettizzazione,
secondo voi, la prossima forfettizzazione sarebbe francamente al rialzo o al
ribasso?
A pag. 12-13 si dice che: “Il CUSf finale (Cus=corrispettivo di rimborso, ndr)
da applicare a ciascun USSP verrebbe calcolato dal GSE tenendo conto degli
scaglioni progressivi di consumo… Il calcolo descritto dalle predette figure è
convenzionale e non tiene conto della ripartizione effettiva dell’energia
elettrica prelevata nei vari scaglioni progressivi, secondo il criterio del
pro-quota giorno di cui all’articolo 31, comma 31.3, del Testo Integrato
Trasporto.”
TRADUZIONE: Il devastante criterio della quota pro-die (lo
trovate QUI nel blog), quello che dilata i prezzi a favore delle imprese di
vendita e a danno di tutti gli utenti elettrici (fotovoltaici e non), non verrà
restituito neppure a chi ha un impianto che raggiunge la propria
autosufficienza elettrica. Figuriamoci a chi non la raggiunge… Il concetto è
ripetuto anche pag. 18 del medesimo documento.
A pag. 21 si dice che: “Gli orientamenti dell’Autorità
esposti nel presente documento per la consultazione derivano dall’applicazione
dell’articolo 23 del decreto interministeriale 6 luglio 2012. In particolare,
tali orientamenti hanno la finalità essenziale di semplificare le modalità di erogazione
dello scambio sul posto garantendo un risultato economico finale che sia, per l’utente
dello scambio, il più possibile prossimo a quello attuale.”
TRADUZIONE: "prossimo" si intende purchè sia inferiore.
A pag. 22 si dice che: “Si ritiene pertanto opportuno
prevedere che gli oneri generali di sistema (in particolare le componenti
tariffarie A, UC4 e UC7) non siano più restituiti, affinché tali
oneri possano essere maggiormente distribuiti e non gravino solo su una
quantità sempre più ridotta di energia elettrica e su un numero sempre più
ridotto di clienti finali (tra cui i meno abbienti che non hanno la possibilità
di realizzare impianti di produzione di energia elettrica per usi propri).”
TRADUZIONE: Chi è stato così sciocco da installare un
impianto FV è ritenuto un riccone, e quindi deve pagare anche se sta
utilizzando energia autoprodotta.
CONCLUSIONE
Se le imprese di vendita e di distribuzione chiudono i loro bilanci annuali con enormi utili quantificabili in
miliardi di €uro, all’AEEG non viene in mente che non sia merito delle loro
gestioni, ma delle tariffe troppo elevate imposte alla gente. Infatti se ne
guarda bene di diminuire i prezzi in tempo di crisi economica. Quello che
invece pensa di fare è di aumentare ulteriormente i costi a chi è stato saggio
(o stolto) nell’investire i propri risparmi nelle energie domestiche
rinnovabili, cioè a NOI.
Il Blog ritiene che l’unico modo di ricondurre alla
ragionevolezza questi boiardi sia quello dello sciopero, il no Fv-Day, la
class-action-siamo-noi pubblicata .
Anche il ricorso alla magistratura è importante, e le
nostre consultazioni legali stanno continuando.
Sosteniamo e sostenete il Blog, anche con il PASSAPAROLA. Siamo
l’unico Blog in Italia che denuncia con chiarezza queste schifezze con
l’intento di ritrovarci UNITI ANCHE NELL'AZIONE.
Alessandra
Credo che sarebbe opportuno attirare l'attenzione di questi signori passando all'azione...come? rendendogli le cose un po' incasinate...come?
RispondiEliminaFacendo impazzire i regolatori delle centrali elettriche ad intervalli regolari fino a quando inizieranno ad ascoltarci...Bisogna raccogliere più persone possibili che abbiano un impianto fotovoltaico e coordinarci...accordarsi su giorni ed orari...poi tutti contemporaneamente spegniamo e riaccendiamo i nostri impianti ad intervalli prestabiliti così da creare degli squilibri energetici nelle linee...più siamo e più lo squilibrio energetico si farà sentire.
Ho un impiabto fotovoltaico con scambio sul posto, ancora non ho ricevuto un €, ma non è di questo che voglio parlare.
RispondiEliminaL'altro giorno l'Enel ha staccato la corrente dalle 8.30 alle 16.00 con il risultato che mi sono ritrovato al buio. Ma come spendo decine di migliaia di euro e mi ritrovo al buio.
Perchè l'inverter deve avere bisogno della 220 per funzionare? L'inverter trasforma la bassa tensione in 22. per cui deve funzionare con la bassa tensione deve essere l'Enel a dotare l'inpianto di un interruttore atto a scollegare l'impianto nel caso in cui debba fare dei lavori sulla linea e debba staccare l'erogazione. L'utente che dispone di un ompianto fotovoltaico pagato profumatamente deve poterlo utilizzare sempre.
Negli anni passati diverse volte e ancvhe due volte a settimana l?enel ha staccato l'erogazione sempre per un periodo dalle 8.30 alle 16.00.
Con il sistema attuale si ha il danno e la beffa. La beffa di rimanere senza elettricità per un periodo lungo (oserei dire esagerato) il danno di dover prelevare energia dalla rete al riallaccio senza averne immessa.
Cosa si può fare?
Caro Anonimo, quello che dici è vero:noi fotovoltaici siamo davvero danneggiati:
Elimina1)l'Authority non mette riparo a questo abuso ed anzi dal 2013 ha diminuito del 5% il riconoscimento delle perdite per l'energia immessa in rete da noi fotovoltaici, lasciando invece aumentata del 10% la quantità di energia ri-comperata come ammortamento a causa delle stesse perdite...
2)l'Enel che in pratica non è mai chiamata a corrispondere alcun risarcimento
3)le Associazioni dei Consumatori che non reclamano considerandoci dei privilegiati
Cosa si può fare? Come già detto in diversi post, il blog intende monitorare alcune aziende che si occupano di conservazione dell'energia FV prodotta, con sistemi che costituirebbero un GRUPPO DI CONTINUITA', sia in caso di black-out che in caso di utilizzo in periodo notturno o di modesta insolazione.
In un comemnto lasciato da un follower a questo link (http://www.fotovoltaico-initalia.blogspot.it/2013/05/gse-scambio-sul-posto-il-coefficiente.html#comment-form)pare che la Germania stia finanziando i fotovoltaici che decidessero di dotarsi di tali sistemi. Qui però siamo in Italia, un posto dove dove la protesta collettiva pare difficile radicarsi...
Caro Anonimo, scrivimi ad alessandraperfotovoltaico@hotmail.it e mandami il tuo IO CI SONO: LA CLASS ACTION SIAMO NOI!
Ciao Alessandra, mi associo OVVIAMENTE anche io all'anonimo e tutti i ricconi che come me si sono (indebitati) per poter risparmiare sulla bolletta della corrente, io addirittura ho un impianto di 4,5 kw.... sai mi hanno consigliato anzi mi ha consigliato l'installatore che in previsione della perdita nel tempo di produzione dei pannelli e meglio abbondare invece di 3 kw fatti un bell'impianto di 4,5 kw.... CON LO SCAMBIO SUL POSTO CHE TANTO TI RIMBORSANO SIA QUELLO CHE CONSUMI CHE QUELLO CHE PRODUCI.ovviamente omettendo, tutto il teatrino e la truffa che c'era dietro, dall'acconto penoso di 56 e rotti euro che l'amato GSE ti rimborsa definendolo "RISTORO" alla scoperta al 9 maggio di un conguaglio che a calcoli fatti da me ( diciamo alla contadina ) mi risulta un rimborso .. pardon un ristoro pari a 0.12 centesimi per ogni kw prelevato e udite udite 0,6/0,7 centesimi di euro a kw IMMESSO in rete. Tutto ciò mi fà schifo e no aggiungo altro. Ah dimenticavo che nel frattempo ho dovuto accatastare anche l'impianto altre 550 tra tasse e architetto. Scusami lo sfogo Alessandra, io sono iscritto sul blog ed ero in attesa di notizie dul GRUPPO DI CONTINUITA'...........io CI SONO. Un saluto e restiamo uniti, sono disposto a qualsiasi forma di protesta ....ovviamente leggittima
EliminaCaro Klaus, è ovvio che la nostra protesta sarà legittima. Ti ho inserito nel gruppo dell'IO CI SONO, ma non posso inviarti la newsletter senza la tua email. Se sei interessato a riceverla scrivimi a alessandraperfotovoltaico@hotmail.it
RispondiEliminaeccoti servita cg.servizio@gmail.com UNITI SI VINCEEEEE!!!!!!! abbattiamo il GSE mandiamoli a casa questi figli della 1^ REPUBBLICA.
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