Fotovoltaico e pompe di calore: buone notizie dal garante - tariffa D1
Finalmente una buona notizia.
Sembra che l’Authority voglia
riconsiderare il divieto di poterci fare accedere liberamente alla nuova tariffa
fissa componente rete D1 (senza cioè la perversa QUOTA-PRO-DIE) prevista per le pompe di
calore, contenuta nella sua delibera 607/13.
Ciò a conferma del fatto che le considerazioni fatte dal Blog QUI sono corrette. Infatti, in nome dell’efficienza energetica imposta dall’UE,
sarebbe stato assurdo vietare di possedere un sistema ausiliario a chi avesse
deciso di riscaldare la propria abitazione con le pompe di calore. Sarebbe
stato infatti violato il c.d. principio di Carnot, che ne determina il loro
rendimento in funzione del calore da trasportare in casa, al puro scopo di
favorire le imprese di vendita attraverso i superconsumi, in occasione di certe
situazioni climatiche.
Nel suo documento consultivo di
avvio alla sperimentazione della nuova tariffa D1, l’Authority premette che
“...
gli orientamenti presentati nel presente documento (scaricabile da QUI),
sono propedeutici all’adozione del provvedimento da emanarsi entro il 30 aprile
p.v., al fine di consentire l’avvio, a decorrere dal terzo trimestre dell’anno
in corso, della sperimentazione tariffaria rivolta ai clienti domestici che utilizzano,
nell’abitazione di residenza, pompe di calore elettriche come unico sistema di
riscaldamento”.
Però,
qualche pagina dopo, l’Authority motiva il dietro-front all’unicità del sistema
di riscaldamento per ragioni di comfort, presentando due righe dopo una
nuova restrizione:
“... è tuttavia del tutto
ragionevole ritenere ammissibile la presenza di particolari sistemi integrativi
atti a garantire un adeguato comfort anche in presenza di condizioni climatiche
particolarmente rigide, purché questi siano basati sull’utilizzo di fonti
rinnovabili (ad es. caminetti, stufe a pellet, ecc.)”
- art. 3.10 pag. 11 doc. cons. 52/2014/R/EEL.
La nuova restrizione è la seguente: Il
sistema di riscaldamento ausiliario (da utilizzare per brevi periodi e solo in
condizioni limite), deve essere ... A LEGNA!
Tuttavia il Blog pone il seguente
quesito: se il GPL o il metano sono considerati ecologici, tant’è vero che i
veicoli da loro alimentati sono sempre esentati dai blocchi temporanei del
traffico, perchè in Italia, GPL e metano, non dovrebbero esserlo anche per il
riscaldamento AUSILIARIO, da impiegare
nei brevi periodi di “condizioni climatiche particolarmente rigide”?
All’AEEG
è già stata inviata una segnalazione in proposito.
L’opportunità che ci offre l’Authority
ci dà grande gioia e soddisfazione, ma speriamo che la nuova (apodittica)
restrizione valga solo per il periodo di ‘sperimentazione’, ma che poi sparisca
nella disciplina definitiva.
Chi fosse interessato alla
sperimentazione può scaricare - al termine di questo post - la domanda di ammissione alla sperimentazione tariffaria ai sensi dell’articolo
8 della deliberazione 19 dicembre 2013, 607/2013/R/eel, inoltrandola poi alla
propria impresa di distribuzione (per es. Enel distribuzione spa), con
l’accortezza di inserire nella sezione di DICHIARAZIONE, il riferimento alla
delibera definitiva, che risulta ancora in bianco.
Alessandra
* * *
C O N S I G L I O
Un consiglio per chi intendesse
installare pompe di calore.
Sono da preferire:
- apparecchiature
dotate di inverter e funzionanti anche sottozero;
- marche e modelli che
privilegiano la qualità costruttiva e le garanzie lunghe (i principali punti deboli
delle pompe di calore, che possiedono molti componenti in rotazione - quali ventilatori, compressori, etc, - sono i cuscinetti, la cui usura precoce può
determinare malfunzionamenti, cigolìì, perdita di funzionalità, etc.;
- marche e modelli con
schede elettroniche di prima qualità, e quindi affidabili.
Domanda accesso sperimentazione
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